La lettura delle favole è da considerarsi fondamentale fin dalla primissima infanzia. Anche se la favola ci sembra lontana dalla realtà, al contrario, affronta temi della vita quotidiana (separazione, crescita, autonomia, la fiducia in sé stessi) che permettono al bambino di identificarsi ed immedesimarsi con i personaggi stessi.
La lettura delle favole è da considerarsi fondamentale fin dalla primissima infanzia. Anche se la favola ci sembra lontana dalla realtà, al contrario, affronta temi della vita quotidiana (separazione, crescita, autonomia, la fiducia in sé stessi) che permettono al bambino di identificarsi ed immedesimarsi con i personaggi stessi. Le favole hanno sempre un lieto fine proprio per permettere al bambino di avvalersi di un senso di sicurezza e di fiducia, necessari per affrontare cambiamenti e/o separazioni.
Il bambino può infatti riconoscere e affrontare le sue emozioni, ritrovare la sua rabbia con il “lupo cattivo”, il suo coraggio e la sua voglia di crescita ed autonomia con il superamento di prove. Inoltre ogni favola porta con sé una morale che insegna regole e valori che il bambino apprende e con i quali può confrontarsi, imparando a distinguere la differenza tra il bene e il male e quello che può conseguire da una scelta. È per questi motivi che i libri possono diventare un valido supporto e aiuto per i genitori nell’affrontare i cambiamenti con serenità e per un buon processo di crescita e autonomia.
E quando il nostro bambino ci chiede di leggergli una favola prima della nanna?
Non dobbiamo assolutamente negargli questo momento che ha un valore non solo educativo e formativo, ma predispone il bambino ad un sonno più rilassato e tranquillo! E diviene un momento di pausa e di relax anche per la vita, spesso frenetica, del genitore. Inoltre, l’abitudine di raccontare una storia al bambino prima della buonanotte diviene un rito che rafforza il legame con mamma e papà, perché crea un momento intimo e sereno tra i genitori e il bambino ed è per questo che sarebbe bene che i genitori si alternassero, così da instaurare ciascuno un rapporto personale con il bambino.