La merenda: perché, quando e come?

Tutti più o meno d’accordo, tra gli esperti di nutrizione, che l’alimentazione quotidiana debba essere frazionata in 5 pasti, più che mai per i bambini che hanno così la possibilità di fare “rifornimento” di energia e nutrienti in maniera adeguatamente distribuita, piuttosto che concentrati tutti sul pranzo e sulla cena. Attenzione, dunque, alla colazione (ma questo lo sapevamo già) ma spazio anche a merende da effettuarsi a metà mattinata e a metà pomeriggio.

Ma come dovrebbe essere la merenda giusta per i nostri bambini e ragazzi? La risposta, anzi le risposte, arrivano da uno studio promosso da “Polli Cooking Lab”, l’Osservatorio sulle tendenze alimentari dell’omonima azienda toscana che ha interpellato in proposito alcuni nutrizionisti unitamente ad oltre 125 rinomati chef italiani. I quali non si sono mai espressi in modo unanime ma hanno consentito, con le loro opinioni e la loro conoscenza, di offrire un panorama su quella che dovrebbe essere una merenda sana, gustosa e, a loro avviso (opinione, questa, abbastanza diffusa) esteticamente invitante. 

Il dato più rilevante che emerge dall’indagine è che ben metà degli chef interpellati pensano che la merenda debba essere composta da piatti misti tra alimenti salati e dolci, ove i primi dovrebbero comprendere insalata, verdure o conserve vegetali da proporre in tramezzini e i secondi yogurt e frullato di frutta. E se i cibi di difficile digestione sono ovviamente sconsigliati, non lo sono quelli confezionati purché mantenuti in perfette condizioni igieniche. E dal punto di vista nutrizionale, è importante che la merenda contenga sia proteine che grassi e carboidrati, piuttosto che una merenda che apporti un’unica componente in maniera sproporzionata. 

Tra i “masterchef” interpellati per l’indagine, Isa Mazzocchi del ristorante La Palta di  Bilegno (PC) consiglia alle mamme di non affidarsi sempre e comunque alle “merendine” preconfezionate per la merenda dei loro bambini perché “volendo, in sole poche mosse, si può realizzare qualcosa di sano e gustoso anche se si è molto impegnate, è solo una questione di organizzazione”. 

Tano Simonato del Ristorante milanese “Tano Passami l’Olio” suggerisce la frutta fresca per lo spuntino a metà mattinata, mentre nel pomeriggio, se si opta per una merenda salata, meglio utilizzare panini piccoli e non filoni, da condire con tonno, pomodoro, basilico, un filo d’olio e di sale o, in alternativa, con mozzarella, pomodoro e basilico. 

Da tenere anche presente che la maggior parte dei bambini usa fare merenda seduti sul divano o muovendosi per casa e dunque le pietanze più adatte al caso sono i tramezzini (da condire con formaggi, salumi e insalata e, se si vuole, con sottaceti) e frutta affettata o tritata, servita in apposite ciotole. 

Infine i “masterchef” ricordano come anche l’occhio del bambino voglia la sua parte (solo il 17% reputa che sia meglio pensare alla sostanza che alla forma): spazio, quindi, a fantasiose coreografie con il cibo, a percorsi ludici di degustazione o almeno a contenitori colorati e divertenti!