L’attività di manipolazione risponde a molti bisogni dei bambini, stimola la loro creatività, sviluppa competenze sensoriali, motorie, cognitive ed espressive, favorisce la coordinazione oculo-manuale e sviluppa la manualità fine. Inoltre incoraggia i bambini a toccare materiali dalle consistenze insolite ed evidenzia il rapporto tra gesto e segno.
La manipolazione tattile è la prima forma di comunicazione del bambino ed è un linguaggio di amore e diconoscenza. Il termine manipolazione è utilizzato nella prima infanzia per indicare quelle attività che consentono al bambino di esplorare, di scoprire le caratteristiche dei materiali attraverso le mani e di creare.
Il bambino solitamente ama lavorare con i materiali plasmabili. Questo tipo di attività, oltre a procurargli un immediato piacere di tipo sensomotorio, gli offre un importante risvolto simbolico (ovvero il sentirsi protagonista nel modellare la realtà esterna) e lo avvia alla consapevolezza che ogni sua azione lascia un’impronta e questa è espressione di sé. I materiali plastici si prestano inoltre ad una duplice possibilità diespressione della sua affettività; infatti possono essere lavorati con dolcezza (lisciati, plasmati con i polpastrelli, smussati) oppure con violenza (penetrati con le dita e con gli oggetti.) ed in tal caso esprimere una carica di aggressività, che viene così canalizzata.
L’attività di manipolazione risponde a molti bisogni dei bambini, stimola la loro creatività, sviluppacompetenze sensoriali, motorie, cognitive ed espressive, favorisce la coordinazione oculo-manuale e sviluppa la manualità fine. Inoltre incoraggia i bambini a toccare materiali dalle consistenze insolite ed evidenzia il rapporto tra gesto e segno (causa ed effetto), offrendo diversi elementi che, pur non essendo “strumenti grafici”, permettono e rendono immediatamente visibile la traccia e il segno prodotto dalmovimento dei bambini.
Durante l’attività di manipolazione i bambini immergono le loro mani e la loro immaginazione nel materiale proposto, come ad esempio la creta, dove le mani si muovono, la materia si adegua ad esse e la lorocreatività si accende…! Il piacere dell’esplorazione, della trasformazione delle cose con l’azione delle proprie mani, fa parte della vita stessa dei bambini; i colori, i materiali plastici, quelli naturali e di recupero diventano strumenti importantissimi per sollecitare la scoperta e la costruzione di nuove modalitàespressive e di conoscenza del mondo.
Entrare in relazione con i materiali attraverso i sensi, organizzare le informazioni, trovare connessioni diforme, scoprire differenze, trasformare le cose sono alcune delle linee conoscitive preferite dai bambini. Leesperienze attraverso le mani e gli occhi attivano percorsi individuali e condivisi fra bambini.
Quando il bambino traccia dei segni o lascia delle impronte, inizialmente non ha di mira alcun risultato di carattere grafico o plastico, ma soprattutto cerca di saggiare la resistenza del materiale che si trova di fronte ha una gratificazione sensoriale. Successivamente inizia ad attribuire significati alle proprie creazioni.
L’educazione al tatto è importantissima nei primi anni dei bambini.
Il ruolo dell’adulto è una presenza interessata ed affettuosa ma non intrusiva, come dice B. Munari. Il suo compito è predisporre con cura l’ambiente, renderlo stimolante e confortevole, preparare i materiali più adatti alla manipolazione, in relazione all’età. Un attento osservatore delle dinamiche dei bambini che però sa tenersi in disparte per non influenzare la libera sperimentazione dei bambini.