La gelosia è un fenomeno praticamente inevitabile all’interno della famiglia e soprattutto tra fratelli; il momento cruciale è proprio la nascita di un fratellino. Il fratello maggiore fino a quel momento ha avuto solo per sé mamma e papà e il doverli dividere con un fratello porta tante perplessità e paure che si manifestano in diversi modi.
Chi di noi non ha mai desiderato essere il figlio preferito, il più bravo e il più stimato dai propri genitori? Ma, soprattutto, chi non ha mai pensato che il fratello o la sorella godessero di più attenzione, stima e amore?
La gelosia è un fenomeno praticamente inevitabile all’interno della famiglia e soprattutto tra fratelli; il momento cruciale è proprio la nascita di un fratellino. Il fratello maggiore fino a quel momento ha avuto solo per sé mamma e papà e il doverli dividere con un fratello porta tante perplessità e paure che si manifestano in diversi modi.
Egli può infatti avere atteggiamenti ostili, isolarsi, regredire in alcune acquisizioni già consolidate o manifestare addirittura comportamenti crudeli e distruttivi. E proprio perché questi comportamenti nascono dalla paura di non essere più amato, la punizione non è la giusta soluzione ma, al contrario, il bambino dovrà essere rassicurato e coccolato dai genitori. Date quindi al bambino il tempo di elaborare la situazione permettendogli anche di avere comportamenti di un bimbo più piccolo e facendogli al contempo capire che i comportamenti negativi ed aggressivi non sono accettabili!
Un bambino piccolo non è in grado di esprimere verbalmente e di gestire le emozioni che lo invadono in questo delicato momento e per questo è bene essere pronti ad accogliere i suoi comportamenti e affrontare insieme a lui le difficoltà. Privarlo della possibilità di manifestare la sua gelosia o punirlo per qualcosa che ha fatto, reprime questa emozione e ne impedisce l’espressione, ma è molto probabile che si ripresenti in un secondo tempo in una forma più intensa.
I bambini primogeniti ottengono di solito ottimi risultati in quello che fanno, tendono ad essere più maturi e responsabili e non hanno alcuna difficoltà a seguire norme e regole. Il secondo bambino ha spesso la sensazione che rimarrà “l’eterno secondo” e non riuscirà mai a raggiungere gli stessi successi del fratello maggiore.
Per non parlare del terzo figlio che risente sia della figura di quello più grande sia di quello più piccolo e i genitori spesso sono meno incisivi e troppo indulgenti o nutrono meno aspettative nei suoi confronti. Il bambino può cosi sviluppare un carattere immaturo e sentirsi solo e incapace, cercando stabilità e appoggiandosi spesso agli altri. Ma il bambino più piccolo tende generalmente anche ad essere molto socievole ed espansivo con gli altri.
I litigi tra fratelli sono inevitabili e i genitori non possono pretendere che i bambini vadano sempre d’amore e d’accordo. Spesso, per i genitori, diventa difficile capire chi è innocente e chi colpevole e per questo si dovrebbe evitare di prendere le parti di uno o dell’altro e focalizzare l’attenzione sul gesto sbagliato. E’ importante aspettare, per quanto è possibile, che i bambini risolvino i problemi tra di loro lasciando ai genitori il ruolo di chiarire cosa è permesso e cosa no in un litigio. In pratica, cercate sempre di trovare una soluzione al problema, non un colpevole.
La metodologia vincente, quando si hanno più figli, è sicuramente quella di far sentire ognuno speciale per le proprie caratteristiche e diversità valorizzando le qualità positive. E’ inoltre importante che ogni bambino abbia il diritto di avere cose ed oggetti personali e che possa decidere se e quando condividerli con i fratelli.