Obesità infantile, non abbassiamo la guardia!

I numeri sull’obesità infantile, in Italia come nel resto nel mondo occidentale, restano sempre impressionanti. Secondo i dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità e quelli dell’ISTAT (benché aggiornati al 2000) solo nel nostro paese circa il 4% dei bambini rientrano nella categoria degli obesi mentre il 20% è considerato sovrappeso.

Ancora più allarmanti i dati che sono stati forniti recentemente dalla Federazione Italiana Medici Pediatri secondo cui le percentuali salgono al 10% di obesi e al 30% sovrappeso. Le ragioni del fenomeno risiedono nelle “pessime” abitudini dei bambini italiani, specialmente  in campo alimentare: il 9% di loro non consumano la prima colazione, il 22% assume quantità eccessive di zuccheri, dolci, merendine e bibite (specialmente gassate) e non consuma a sufficienza e con regolarità frutta e verdura. Il 19%, infine, non fa attività fisica o sportiva. Le conseguenze dell’obesità nella fase infantile sono ben note e si manifestano, nella metà dei casi, in età adulta, comprendendo rischi di diabete, ipertensione, altre malattie croniche e complicazioni di tipo psicologico. 

Per contrastare l’obesità in età infantile, si segnala un’iniziativa patrocinata proprio dalla FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri): si chiama “SALTAinBOCCA”, è giunta quest’anno alla sua seconda edizione e prevede un percorso formativo gratuito da svilupparsi su tutto il territorio nazionale, coinvolgendo pediatri, scuole, bambini e genitori in un programma di corretta educazione alimentare e promozione di una sana attività fisica. L’obiettivo di quest’anno è di raggiungere oltre ai medici pediatri, 8mila insegnanti delle scuole primarie di tutta Italia, 100mila alunni ed i loro genitori. Per maggiori informazioni sull’iniziativa: www.saltainbocca.it.