Il gioco genitore-bambino al nido

Il coinvolgimento dei genitori attraverso i laboratori e le feste ha sempre rappresentato un elemento qualificante della proposta educativa del Nido. Consente di conoscersi, di creare relazioni di fiducia e di stima reciproca e di costruire quell’alleanza sui valori educativi che è fondamentale  per la crescita individuale dei bambini ma anche dell’intera comunità.

Il coinvolgimento dei genitori attraverso i laboratori e le feste ha sempre rappresentato un elementoqualificante della proposta educativa del Nido. Consente di conoscersi, di creare relazioni di fiducia e distima reciproca e di costruire quell’alleanza sui valori educativi che è fondamentale  per la crescitaindividuale dei bambini ma anche dell’intera comunità.

Per un genitore decidere di partecipare alle attività del Nido è sempre un grosso impegnonell’organizzazione della sua giornata. Dunque se è presente, significa che crede all’utilità di questi incontri.

D’altronde, il dialogo si costruisce attraverso opportunità concrete e circostanze favorevoli. Stare con i bambini richiede una continua e naturale trasformazione, il movimento/mutamento è la caratteristica del processo di crescita, i bambini si trasformano e noi adulti lo facciamo con loro. Il confronto con gli altri genitori favorisce la nascita di un maggior sentimento di fiducia verso se stessi, compresa l’accettazionedei propri limiti.

Il gruppo sostiene e dà contenimento affettivo, sviluppa sapere, mettendo al centro il valoredell’esperienza. Ogni componente del gruppo è importante tanto quanto il gruppo stesso. La possibilità di far sentire l’altro libero di raccontarsi in un clima affrancato da pregiudizi, è data dalla conoscenza delle teorie e tecniche di comunicazione nelle relazioni interpersonali che facilita lo sviluppo di una buonasensibilità empatica e di un atteggiamento accogliente e incoraggiante, rivolto a sottolineare il positivodell’esperienza umana.

La funzione della conduttrice del laboratorio è di creare quelle opportunità favorevoli perché il gruppo sicostituisca, mediando le relazioni interne e puntando alla costruzione di un contesto relazionale caldo eaccogliente, rivolto alla promozione dei comportamenti interattivi tra genitori e bambini.

Per le mamme ed i papà è una occasione per conoscere i genitori degli amichetti dei propri figli e poterinstaurare rapporti di fiducia, ma anche per imparare dei giochi nuovi da poter rifare a casa e soprattutto di poter condividere un momento speciale con il proprio figlio/a.

Il “fare” dei bambini all’asilo è questione da sempre discussa. È giusto proporre l’una dietro l’altra attivitàche li concentrano e li rendono operativi o è giusto lasciare spazi vuoti che loro possano riempire in libertà? Quando sono piccoli e assorbiti dalle loro emozioni può diventare difficile proporre continuamente poiché si rischia di intaccare i loro tempi personali.

La magia della sabbia, del suo adattarsi lento alle nostre carezze è conoscenza antica di ogni uomo. Poteresprimere in libertà le emozioni profonde, quelle che fanno nascere i gesti,i  suoni, una risata, un disegno infinito, questo è il tema che ci ha spinto a scegliere il “gioco delle scatole azzurre” per il laboratorio tra i genitori e di bambini.

Alla base non vi è uno scopo terapeutico ma pedagogico e di divertimento in compagnia di materiali nuovi e facili da reperire. Si è partiti manipolando solo la sabbia, venendo a contatto con questo materiale osservandone le caratteristiche. Via via sono stati aggiunti elementi naturali: sassi, rami, foglie e altro. Ognibambino ha avuto la propria scatola davanti a sé all’altezza del busto e ha potuto usare tutto lo spazio a disposizione e un tavolo dove sono stati appoggiati i materiali che successivamente ha utilizzato.

All’inizio i bambini iniziano a toccare la sabbia con le mani, ognuno con i propri tempi, chi in silenzio, chichiamando il genitore vicino. Dopo un po’ tutti giocano e partecipano all’esperienza.

C’è chi prende moltissimi oggetti riempiendo la vaschetta, chi sposta la sabbia da un lato all’altro cercando lo sguardo del genitore, chi immerge le mani nella sabbia esplorandola per molto tempo…

I bambini si immergono completamente nel gioco, non si annoiano perché possono sperimentare la mutevolezza dei loro risultati, pur compiendo azioni ripetitive. Per i bambini al di sotto dei tre anni, questo gioco non solo offre piacevoli sensazioni tattili, soddisfacendo la naturale curiosità sensoriale dei piccoli, ma favorisce la manualità fine, il coordinamento oculo-manuale e lo sviluppo di conoscenze percettive.

Il gioco con la sabbia così strutturato favorisce le condizioni perché lo sviluppo motorio, emozionale ecognitivo del bambino procedano di pari passo, secondo il loro naturale percorso, consentendo ai bambini di vivere le esperienze che procurano loro gioia e gratificazione, lasciando l’adulto sullo sfondo, fiducioso erispettoso delle capacità del bambino.

I genitori hanno rispettato i tempi dei propri figli. A volte li hanno incoraggiati, altre volte li hanno contenuti. Si è creato un clima di condivisione e di complicità. L’assenza di giudizio nei confronti dell’agire dei bambini e della relazione coi genitori ha permesso ai partecipanti di condividere esperienze private.

Questo momento di gioco è stato vissuto da tutti i partecipanti come un tassello del proprio percorso dicrescita.