Carnevale, attenti al trucco!

È la festa più allegra e spensierata che ci sia ed è bene che resti tale. Per questo è opportuno riservare attenzione al monito della SIAAIC, Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica che ha rilevato un utilizzo rischioso di trucchi cosmetici, soprattutto se non certificati, da parte di adolescenti e pre-adolescenti.

La SIAAIC fa sapere, infatti, che i casi di dermatite allergica da contatto stanno aumentando in modo allarmante e che possono essere ricondotti all’acquisto e all’applicazione di cosmetici-giocattolo low cost, come ombretti, rossetti, fondotinta e lip-gloss, la cui vendita cresce inevitabilmente in modo significativo proprio durante il periodo di Carnevale per i più diversi travestimenti. Vale la pena, quindi, seguire i consigli che dispensa la la Prof.ssa Erminia Ridolo, docente di Allergologia e Immunologia Clinica presso l’Università di Parma e membro della SIAAIC: “Dato che l’allergia da contatto non è infrequente nei bambini con dermatite atopica, sebbene la correlazione tra atopia e dermatite allergica da contatto non sia del tutto chiara, per evitare che si instaurino sensibilizzazioni da contatto, è consigliabile evitare utilizzo di prodotti cosmetici, che contengano i più comuni sensibilizzanti. Gli allergeni da contatto più frequenti nei bambini sono metalli come il nichel solfato, profumi, conservanti, derivati della gomma e, più recentemente, anche coloranti. Tutto questo è stato sottolineato da una recente review olandese”. Va aggiunto che quelle stesse sostanze che sono già responsabili della dermatite da contatto da cosmetici sono presenti anche in altri prodotti per l’igiene del corpo, quali saponi, shampoo, creme e lozioni, per i quali dovrà essere riservata altrettanta attenzione. Perchè come ricorda sempre la Prof.ssa Ridolo: “E’ molto importante ricordare che la dermatite allergica da contatto nei bambini non è rara, dovrebbe sempre essere presa in considerazione quando i soggetti presentino eczemi recidivanti. In tali casi i bambini dovrebbero essere sottoposti a valutazione specialistica, approfondimento diagnostico con patch-test, esame gold-standard per diagnosi di allergia da contatto c/o centri allergologici specialistici. Nel bambino con accertata diagnosi di allergia da contatto, è importante evitare l’utilizzo di prodotti contenenti la sostanza in causa”.