La Pet Therapy, ad oltre 60 anni dalla sua formulazione, è senz’altro una realtà acquisita nel campo della psicologia che ha dimostrato come una serie di tecniche e metodi, più o meno strutturati e basati sulla vicinanza tra gli animali di compagnia (pets) e gli uomini possa migliorare la salute e il benessere psicofisico di questi ultimi.
Altri studi, più recenti, si sono invece concentrati sul rapporto tra i bambini e i cani: è stato dimostrato come la presenza di un cane in casa produca effetti benefici sul sistema immunitario del bambino, proteggendolo contro patologie tra le quali l’asma e le allergie. Vedere, per credere, i risultati di una ricerca condotta tra il 2002 e il 2005 da un istituto finlandese, il Kuopio University Hospital, pubblicata a suo tempo dalla rivista Pediatrics. I ricercatori hanno tenuto sotto osservazione 397 bambini dal terzo mese di gravidanza delle madri fino al compimento del primo anno di età: il risultato è che i bambini a contatto fin dalla nascita con un cane, sono stati colpiti da infezioni del tratto respiratorio in una percentuale inferiore del 31% rispetto a bambini che non ospitavano un cane in casa mentre un 44% hanno avuto meno frequentemente l’otite e hanno assunto meno antibiotici.
La vera novità al riguardo è invece rappresentata da una teoria in via di dimostrazione da parte di alcuni ricercatori della statunitense Arizona University per cui persino la stessa saliva del cane, pur contenendo germi e microbi come quella degli umani, potrebbe avere effetti probiotici e quindi positivi per la salute. In pratica, la saliva del cane viene paragonata allo yogurt, agendo come quegli stessi lattobacilli e bifidobatteri che vengono tanto promossi per le loro proprietà. La ricerca americana in questo caso prenderà in considerazione solo soggetti anziani ma se la tesi sarà dimostrata chissà quanti finora riluttanti ad adottare un cane, non cambieranno idea!