L’amicizia in età prescolare

Lo sviluppo del linguaggio permette di condividere conoscenze e stati d’animo che facilitano la costruzione di rapporti più intimi e complessi. Nel corso della crescita, quindi, la relazione diventa sempre più costruttiva, grazie soprattutto alla capacità del bambino di saper valutare il punto di vista dell’altro. Un’altra componente fondamentale diviene la funzione simbolica…

Sin dai primi mesi i bambini mostrano di esser attratti dai propri coetanei e, con la crescita, cresce anche questo interesse. La differenza che c’è tra una relazione di amicizia di due bambini di 12 mesi rispetto a bambini di 2-3 anni è che non necessariamente all’azione di un bambino corrisponde un’azione coordinata da parte del secondo.

Inoltre, a partire dal secondo anno di vita, si è visto come i bambini trascorrano molto più tempo impegnati nel gioco sociale e come riescano ad adattarsi ai diversi caratteri dei compagni.

Sicuramente lo sviluppo del linguaggio permette di condividere conoscenze e stati d’animo che facilitano la costruzione di rapporti più intimi e complessi. Nel corso della crescita, quindi, la relazione diventa sempre più costruttiva, grazie soprattutto alla capacità del bambino di saper valutare il punto di vista dell’altro.

Un’altra componente fondamentale diviene la funzione simbolica, cioè la capacità di “leggere” gli stati emotivi e le intenzioni dell’altro modificandosi per esempio per la realizzazione di un obiettivo. Ma allo stesso tempo questa capacità li rende anche più selettivi e la scelta ricadrà sui compagni con una maggiore assonanza di carattere o di interessi.

La scuola dell’infanzia costituisce, di certo, un contesto privilegiato dove il bambino ha la possibilità di interagire, imparare a condividere. È importante che a 2-3 anni il bimbo possa frequentare abitualmente altri bambini, per consentirgli di avvicinarsi gradualmente e favorire la nascita di amicizie spontanee. L’amicizia va favorita dai genitori ma mai imposta. Accade, infatti, che i genitori diventino amici e che non si rendano conto che tra i bambini non si crea lo stesso feeling. Inoltre i genitori dovrebbero imparare a non intervenire, se non in situazioni di reale necessità, permettendo così ai bambini di formare un carattere sempre più forte ed autonomo.